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MALANOVA

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Presentiamo un altro gruppo che si esibirà in Piazza Regina Adelasia, venerdì 29 Luglio, loro sonoMALANOVA:

Il progetto “Piccolo Laboratorio Etnico MALANOVA” nasce 14 anni fa’ nel solco del canto d’autore di ispirazione popolare… dedicandosi alla salvaguardia del dialetto e degli strumenti della musica popolare siciliana…
Malanova coniugano la musica all’impegno sociale e culturale, con musiche e canti completamente inediti per far godere alla loro gente e a chi viene da fuori ad ascoltare ed a ballare, le storie, le leggende e le bellezze che abbiamo qui…
Partecipano a numerose rassegne nazionali ed internazionali di musica etnica e folk nelle quali si distinguono per l’esclusivo uso di strumenti musicali della tradizione popolare e voci…

“MALANOVA” presenteranno al Frazzanò Folk Festival le loro nuove canzoni ma prima un piccolo riassunto di quello che ci hanno regalato finora:

Il primo disco, “NON IABBU E NON MARAVIGGHIA” e’ registrato nel 2008 con RadiciMusic, sono “piccole storie” della vita siciliana di tutti i giorni o ispirate da antiche leggende e racconti della tradizione popolare; accanto a strumenti tradizionali, “u friscalèttu”, “a ciarameddà”, “u tammùru”, vengono suonati strumenti classici, il violino, il contrabbasso, il flauto traverso e altri come la fisarmonica, la chitarra, il basso e anche strumenti della tradizione popolare di altri parti del mondo, il djèmbè, il laùd, la chitarra battente, il bouzouky ed altri ancora, tutto rigorosamente acustico.

La copertina del disco è una favolosa opera musicale del pittore ferrarese Gianluigi Serravalli. Il disco viene recensito favorevolmente dalle più autorevoli riviste di musica etnica folk e popolare nazionali ed internazionali: Folk Bulletin, Musica & Dischi, Blogfoolk, Ferro e Tabacco, FolkWorld, Trad Magazine, Lira, Taplas, Le Canard Folk, Sing Out.
“Non iàbbu e non maravìgghia” riceve il premio musicale “Bravòs” dalla rivista francese Trad Magazine, il premio musicale “Lira Gillar” dalla rivista svedese Lira, il “gradimento quatMalanova2tro stelle” dal giornale svedese Norran ed è “disco consigliato giugno 2010” dalla rivista italiana Blogfoolk. Inoltre, la rivista musicale svedese Lira lo inserisce nella lista dei cinque più grandi eventi musicali del 2010.

Il secondo disco “A TESTA O GIOCU” e’ creato nel 2011 ancora con RadiciMusic, è una sorta di concept album di tragicomiche vicende di “U paìsi” (il paesino), gli accadimenti quotidiani, i fatti, i personaggi, ma anche i racconti, veri e inventati, i luoghi comuni, i modi di dire, i proverbi, in tredici canzoni ed un racconto.
Al disco hanno collaborato anche poeti dialettali, cantastorie, musicisti ed attori di teatro, la copertina questa volta è opera di Marco Soldi, il grande disegnatore dei fumetti Dylan Dog e Julia.
Le ballate sono legate una all’altra dalle “storie a margine” realizzate appositamente per il disco dal “Premio Letterario Bagutta”, lo scrittore Giovanni Chiara.
Anche questo secondo disco viene accolto favorevolmente dalle più autorevoli riviste di musica etnica, folk e popolare ed è classificato al PREMIO ITALIANO MUSICA POPOLARE INDIPENDENTE indetto dal Meeting delle Etichette Indipendenti di Faenza come secondo miglior disco etno-folk di tutta Italia dell’anno 2011.

L’ultimo album, “SANTULUBBIRANTI” ha un obbiettivo ben preciso: musica nuova che sappia parlare ai giovani, perché ad essi è affidato il destino di questa bellissima, martoriata terra di Sicilia, facendolo nella parlata del posto, dove sono nati e che li ha visti, e ci ha visto, crescere, usando la musica come mezzo per raccontare le nostre storie.
Esse non hanno la pretesa di volere per forza comunicare qualcosa a qualcuno, né nascono con intenzioni particolari ma li vediamo come fotografie, istantanee di momenti di vita e raccontano di passioni, nostalgie, amori, dolori, allegrie.

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Cosi’ questa volta, Malanova, hanno creato un cd, un bellissimo libro di oltre 100 pagine e due video che raccontano in musica, parole e immagini, 12 tradizioni, storie e leggende di altrettanti luoghi della provincia di Messina, tutto nel dialetto meraviglioso siciliano.

Marco Imbrosci

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